La Vardera forever
Ha un solo magnifico precedente la beffa del candidato finto nella campagna elettorale vera: i falsi Modigliani
Ha un solo magnifico precedente la beffa del candidato finto nella campagna elettorale vera: i falsi Modigliani. Fu quando gli studenti buontemponi fecero riemergere dall’Arno delle sculture dall’inequivocabile stile Modì. Per burlarsi nientemeno di un Giulio Carlo Argan che le certificò – magnificandole – per vere. E così Il Sindaco per finta Ismaele La Vardera, certificato per vero a Palermo da leader nazionali. Un vero Cagliostro: riesce a girare un film – già esplicitato nel manifesto elettorale “Il Sindaco, dal 12 giugno in poi” – senza che nessuno capisca. Trascina dentro la sua pellicceria tante navigate volpi della politica, quindi le fa andare in smanie procurandosi così la pubblicità gratuita quando tutti gli negano la “liberatoria”. Tutti? Totò Cuffaro, da par suo, gliela concede di buon grado: “Purché nel montaggio sia emendato il turpiloquio.” Altro che Mery per sempre, non ci sarà altro che La Vardera forever (per non dire di Totò: visse due volte ma, incessantemente, sa sempre il fatto suo).
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