Perché la destra non vuole fare gol a Renzi
Alla luce dei numeri elettorali sarebbe bastato presentare una squadra pronta a governare. E invece
Il Partito democratico – sconfitto ai ballottaggi di domenica scorsa – resta al centro del dibattito politico. In un'Italia dove è largamente maggioritaria l'identità moderata – la gran parte degli italiani, infatti, non è di sinistra – diventa urgente rafforzare la sinistra e, altresì, salvare dal crepuscolo egolatrico l’ultimo e più squillante leader, l’ancor giovine Matteo Renzi. Resta da capire perché, dall'altro lato, non sia iniziato un vero confronto. Alla luce dei numeri elettorali, non proprio ieri, ma già lunedì scorso, uno straccio di risposta alla realtà delle cose la destra l'avrebbe potuta dare. Fosse pure una squadra pronta a governare (quando, verbigrazia, arriveranno le elezioni). E, invece, il tema del traccheggio. La preparazione dell'agognata Grande Intesa. Quasi a voler salvare il salvabile a sinistra per evitarsi (perché, verbigrazia, ci saranno prima o poi le elezioni) l'incomodo di fare gol a porta vuota.
Il Foglio sportivo - in corpore sano