I buoni e i cattivi, tra le acque del Mediterraneo
I dubbi sulle Ong e un'ipotesi per Laura Boldrini
In questo incrociarsi di barche, nel Mediterraneo, con tutto il groviglio di rotte dove navigano scafisti, disperati, naufraghi, scappati dalle guerre, migranti e poi ancora professionisti del salvataggio, guardacoste, uomini delle marine di tutti i colori e quindi militari di stati sovrani, verrà mai fuori una contabilità sui fatti per avere chiara la situazione? Gli americani, che pure hanno scatenato le primavere arabe - i focolai delle bombe migratorie - non fanno mostra di vedersi in tutto questo affollarsi di natanti.
Ma, ecco, una domanda: i buoni, e cioè le Ong, quando se la intendono con gli scafisti, fanno di questi ultimi dei buoni di complemento o, al contrario, facendo comunella con la teppa hanno un cedimento etico provvisorio ma al fine di guadagnarne in ulteriore altruismo? E i cattivi poi, se veramente vogliono portare fino in fondo il loro maligno disegno - e lo sappiamo bene qual è, non merita neppure di essere evocato - come mai non hanno ancora invocato la nomina di Laura Boldrini a Commissario unico e speciale per il Mediterraneo? Giusto per guadagnarne in ulteriore cinismo. E vedere l'effetto che fa.
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