La fregola del sindaco di Messina per il Dalai Lama
Il primo cittadino Renato Accorinti vuole a tutti i costi sua santità. I dubbi di Emilia Barrile, presidente del consiglio comunale: perché tale smania non si ebbe per la bellissima Festa della Vara della Vergine Assunta?
Il sindaco di Messina, Renato Accorinti – quello coi sandali e la magliettina – a tutti i costi vuole fare venire il Dalai Lama, già premio Nobel per via di quella specializzazione tutta sua: essere buoni. La fissazione, si sa, è peggio della malattia e costi quel che costi, per giorno 16 settembre al Teatro Greco di Taormina, e per il 17 – il giorno dopo – al Vittorio Emanuele di Messina, il sindaco Accorinti inviterà il Dalai Lama a tenere pubblica conferenza in tema di interculturalità. Costi quel che costi il Dalai Lama non lascerà la Sicilia senza la bella cittadinanza onoraria offertagli dal sindaco perché il suo messaggio di fratellanza universale ai messinesi, estensibile anche ai reggini. E l’impegno per il dialogo, poi, non fa che infiammare tutti di pace, pace e ancora pace. Senza dire di tutto quel tendere ai valori di libertà, di non violenza e dei diritti tutti, storti o obliqui che siano. Costi quel che costi la venuta del Dalai Lama a Messina costerà circa 24 mila euro. Cifra comprensiva di 9 mila euro di vitto e alloggio all’hotel Metropole, 11mila euro di biglietti aerei da Francoforte per Catania per il santo padre e altre 12 persone al suo seguito, quindi 1.400 euro di trasporto interno. Insomma, soldi tutti santi e benedetti, non fosse altro che col Dalai arriva l’interculturalità che non è cosa che si trova in ogni dove. Ma costi quel che costi, la domanda che ci domandiamo tutti noi è quella di Emilia Barrile, presidente del consiglio comunale di Messina: tutta questa fregola, legittima per carità, verso il Dalai Lama, perché non si ebbe per la bellissima Festa della Vara della Vergine Assunta? La specializzazione del Dalai Lama si sa – essere buono – ma quella della Santa Vergine è specializzazione celeste: alla processione di giorno 15, Ferragosto, si vedrà che “girata” farà la Madonna per arrivare in piazza Duomo e da lì – da come gira – si capirà cosa sarà di Accorinti. Andrà a perdersi – lui, con i suoi sandali – dove perse le scarpe ‘u Signuruzzu.
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