Il mondo è un manicomio
Un uomo e una donna in bikini, mutandoni e ciabatte oltre la soglia di una chiesa. È un’immagine che oltre alla descrizione dello stato delle cose, è l’esatta misura di una tragedia
Già camminare a torso nudo dovrebbe essere fuori luogo in ogni luogo, figurarsi in pianelle per strada. Una volta erano i pazzi, i soli, a ciondolare discinti e incuranti. Oggi lo siamo tutti, in mutande. E l’iscrizione del Manicomio d’Agrigento, allora, è Cassazione: “Non tutti lo sono, non tutti ci sono”. Circola dunque la foto di due tipi – un uomo e una donna – in bikini, mutandoni e ciabatte oltre la soglia di una chiesa. È un’immagine di quest’agosto, è stata scattata a Villamare, in Cilento, ed è – oltre alla descrizione dello stato delle cose – l’esatta misura di una tragedia: il famoso “tutto è possibile” giunto alla forma compiuta. Il manicomio, ormai, è il mondo: tutti ci siamo, e tutti lo siamo.
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