La Rai è renziana? Anche boschiana, nardelliana e richettiana
Mario Orfeo, nuovo direttore generale dell’azienda, porge il suo primo bilancio e rassicurare tutti: Viale Mazzini è la casa grande del pluralismo
Mario Orfeo, nuovo direttore generale dell’azienda Rai, per tramite d’intervista a Repubblica porge il suo primo bilancio e può ben rassicurare tutti su un fatto: RaiUno è la casa di Roberto Benigni, “noi abbiamo una data a sua disposizione, a dicembre”. Anche Milena Gabanelli “è in campo e sta lavorando”, quindi – spiega Orfeo – ci sarà un canale tutto in inglese sulle eccellenze italiane. Ottimo e abbondante, il tutto. Resta, infine, la vecchia questione. È la politica: “Rai renziana?”. Orfeo non ha dubbi: “La Rai non sarà partigiana ma inclusiva con tutti”. La Rai è la casa grande del pluralismo. E Mario Orfeo lo sa bene. Non sarà una Rai esclusivamente renziana, ci sarà spazio anche per i boschiani, per i nardelliani e di certo anche per i richettiani. Se poi tutti questi non hanno la maggioranza del consenso in Italia, poco male. C’è comunque il canone a tracciare il solco editoriale. E c’è pur sempre un Orfeo, da viale Mazzini, pronto a difenderlo.
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