Un mulo su Corso Vittorio
Che stupore, vedere una bestia così grande dentro l’abitacolo del coupé Mercedes
La portiera stretta e bassa di una fuoriserie non era di ostacolo, ieri, a un mulo che voleva provarne l’ebbrezza del viaggio. E però accucciandosi nella poltrona accanto al guidatore. Gli urlacci, le spinte e anche i piagnucolii della gente radunatasi in Corso Vittorio, a Roma, per lo stupore di vedere una bestia così grande dentro l’abitacolo del coupé Mercedes non riuscirono a far recedere il mulo dal provare l’esperienza. Non si capiva come fosse riuscito a procurarsi la chiave per aprire la macchina, come maneggiare il telecomando infine, con quegli zoccoli ferrati più per i tratturi che per il soffice asfalto della strada ma era già seduto, con tanto di cintura intorno al modo di cavezza, giusto quando – fiori a tracolla – Diana Cacciatrice entrava al posto di guida. La bella dea faceva un punto saliente della sua apparizione per avviare il motore e andare via. Per poi volare sul cielo della città. Con un che di strano, di mai visto o sognato. Come a preparare l’autunno di un Ovidio innamorato.
Il Foglio sportivo - in corpore sano