Stiamo per vivere nella notte del mondo
Gli invasori, se vorranno, arriveranno comunque a Roma
E va bene, è quello della notte del mondo il nostro tempo. Va benissimo, siamo anche incapaci di sostenere – mortali quali siamo – la nostra stessa essenza. Dopo di che, si sa: l’andamento ulteriore dell’accadere cancella l’inizio e solo un dio può principiare col principio ma la vanvera della chiacchiera davvero è come l’impalcatura di un tempio, e cioè che ci sta solo per essere demolita? Ha ragione Giulio Tremonti: “Ai tempi della caduta dell’Impero romano gli invasori non avevano la tivù ma comunque sapevano che c’era Roma, e ci sono arrivati”.
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