Entrava in un bosco bagnato di luce, ieri, Cicalazadè
Nei libri fatati generati dagli alberi c'era un solo nome: luna
Entrava in un bosco bagnato di luce, ieri, Cicalazadè. Lungo la strada che da Troina conduce agli estremi confini del reame lui seguiva i rami dei castagni, dei sugheri e delle altre querce. Erano alberi che gareggiavano di reticoli per dare intrecci ai libri fatati generati dalla rugiada di ogni giorno e lì, Cicalazadè, ne trovava uno. Fatto di trasparenze, il libro, arrivava alle sue mani e pagina dopo pagina, il Lupo, vi leggeva un solo nome, una sola trama, un solo finale: lu-na. E come fu, come non fu, Cicalazadè vi dimorò per l’intera notte nel bosco e così fu che – complici le parole del cunto – Luna arrivò al suo Lupo. E lo cantò, se lo baciò, se lo portò con sé.
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