Cicalazadè nella metro di Roma
Da Lupo a Luna, in veste di Lupa
Arronzava tutto nelle tasche della giacca, ieri, Cicalazadè. Se ne scendeva lungo i passaggi sotterranei della metropolitana di Roma e per ogni cosa che trovava – anche un ramo di gelsomino – faceva in modo di portare tutto con sé. Passava i tornelli, vidimava l’abbonamento dell’Atac e però incappava in un controllo – quello di Lilith – inesorabile al punto di togliergli il respiro. Non aveva che da baciarla e la baciò. Da Lupo a Luna, in veste di Lupa. Feroce.
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