Nemmeno i radicali sono immuni allo “Scudo crociato”
A distanza di venticinque anni dalla sua fine, la Balena bianca, continua a dominare la scena pubblica. Il caso Tabacci-Bonino
Simili a Commendatori alle spalle di tutti i Don Giovanni, in ogni angolo del Parlamento, si scorgono democristiani. Non c’è gruppo di Montecitorio o Palazzo Madama che non annoveri al suo interno un ex dicci. A distanza di venticinque anni dalla sua fine, la Balena bianca, continua a dominare la scena pubblica. E sbaglia chi pensa ai radicali quali unici immuni all’irresistibile stigma detto “Scudo crociato”. Gli eredi di Marco Panella potranno evitare la raccolta firme per la presentazione delle liste alle prossime elezioni di marzo grazie al regalo di Bruno Tabacci. Questi, democristianissimo, ha donato alla radicale Emma Bonino il simbolo di Centro democratico. E’ un dettaglio, questo, ben più che rivelatore. E’ piuttosto di conferma se si pensa che in casa radicale le carriere, le obbedienze, i moralismi e le utilità di vario genere hanno forgiato – con l’effigie di Marco Pannella, buonanima – una delle facce nella medaglia dell’eterna dittatura partitocratica. Così nel retro. Mentre nel verso c’è l’altra faccia. Quella di Giulio Andreotti.
Il Foglio sportivo - in corpore sano