Luna sul tappeto volante
Come un sogno rimasto appiccicato al cuscino
Luna sapeva dell’arrivo di Lupo da un sussulto segreto al polso, se lo sentiva avvampare di gocce sottili, come vapori di Tuberose, sul suo bianco di bianca malia. E questo quando lui doveva sopraggiungere a lei. Ancora prima di riconoscere il suo respiro, presto che fosse, o tardi come mai, Luna scorgeva nel chiuso del cuore l’anima di Lupo suo come un sogno rimasto appiccicato al cuscino. Luna sempre più bella nel suo saper sorgere da ogni cielo interrogava le montagne che ricambiavano quel nitore d’amore gettando ai suoi piedi i riflessi di elaborati ricami, fino a farne un tappeto su cui per una volta, lei, poté volare infine da lui.
Il Foglio sportivo - in corpore sano