Il dispetto del Diavolo alla Morte
A Carnevale, ogni scherzo vale
Nell’angolo più inutile della libreria, dove non arriva la luce delle vetrine e ci sono solo scarti di magazzino, se ne stava la Morte intenta nei suoi pensieri neppure tristi perché – pur rannicchiata, offrendo alla vista dei clienti le sue ossute spalle – sorrideva. Si capiva perché il riflesso di quella strana allegria andava a stamparsi sulle copertine esposte e sulle riviste sparse sul tavolo. Poi fu che si presentò il Diavolo. Cercava una tavola sinottica da mandare a memoria, giusto per passatempo, o il solito Spinoza, ma l’opportunità di fare un dispetto alla Morte lo solleticò al punto di richiamare l'attenzione degli avventori presenti in quel momento e perciò tomo tomo, cacchio cacchio, si avvicinò a lei e le fece bu! da dietro: “A Carnevale, ogni scherzo vale”. Così disse il diavolaccio ma quella, inesorabile, tirò fuori dal teschio una lingua di Menelik e gli soffiò sulle corna i coriandoli, i soliti scarti di magazzino radunati a Babele. E fu vero bu!
Il Foglio sportivo - in corpore sano