Il Cuntu dei li cunti di Lupo a Luna
Lei fece delle stelle un pentagramma, mettendole in riga, e lui le urlò, pazzo d'amore
Ancora vaghissima l’idea di Luna, ieri, che bagnava la penna nel calamo e poi scriveva dall’hotel – forse a Cassino, o ad Arpino, o forse a Caserta – sulla carta di un libretto azzurrino. Schiccherava rose, ricordi, inganni e anche i suoi agitati sogni. Infine ebbe il punto di chiarezza e certezza e fu un proclama: “Il vostro esclusivo realismo, signorine stelle, non è il mio”. E fu così che le mise in riga, anzi, fece delle sfere celesti un solo pentagramma e a ciascuna stella quindi, assegnando un posto, diede una notazione musicale. E fu così che Lupo, arrivato a Mondragone, le urlò – pazzo d’amore – il suo Cuntu dei li cunti.
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