L'impazienza di Lupo
L’esitare sempre più puro non trova quiete nella guadagnata saggezza
C’è sempre un punto calmo della riva. Ed è proprio dove va a radicarsi la smisurata impazienza di Lupo, nel corso d’acqua che scanala la campagna iblea dei carrubi e degli ulivi. Ed è lì che lui – per poi tenersi separato da tutto – lascia correre sotto di sé il fiume sempre lesto a catturare i riflessi di lei. Lì sta distante dai silenziosi pascoli al margine del bosco, lì è lontano dalla notte e così, lì, resta strappato anche dal suo stesso canto. L’esitare sempre più puro non trova quiete nella guadagnata saggezza.
Il Foglio sportivo - in corpore sano