Tranquilli ci penseranno burocrazia e magistratura a fermare i populisti
Cambiano le facce, arriveranno nuovi ministri, magari ci sarà una raggiante first lady ma ciò che resta, inamovibile totem del potere, è questa spietata tenaglia
A proposito della robusta vittoria dei populisti in Italia, a margine del dispiacere di tanti, una cosa – forse una consolazione? – si potrà dire. Inutile attendere anatemi da Emmanuel Macron, da Barack Obama appena verrà a saperlo o da Angela Merkel quando avrà finito col disbrigo della Grosse Koalition: ci penseranno la burocrazia e la magistratura a stritolarli a dovere, a tempo debito. Cambiano, infatti, le facce, arriveranno nuovi ministri, magari ci sarà una raggiante first lady – chissà, Elisa Isoardi? – i giornali dovranno faticare ad accreditarsi presso la gens nova ma ciò che resta, inamovibile totem del potere, è la tenaglia spietata di magistratura e burocrazia che un modo lo troverà. Quest’ultima, è armata di legacci, quella – invece – di schiavettoni. Nulla si potrà fare, tutto si dovrà arrestare.
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