Tutti risorgono, come Luna
Lepre temeva di non potere ritornare più, sicura di essere solo e per sempre l’istante pronto a essere inghiottito dallo spavento chiamato fine
Lepre, ieri, sempre sciagurata, non credeva a ciò che le diceva Luna, e cioè che tutti risorgono. Come ogni volta fa lei che risorge quando scompare. Assaporava caramelle all’anice, Luna, e così anche Lupo che se le sgranocchiava per l’acquolina di finocchietto selvatico, lo stesso che Lepre ruminava nei giorni del passatempo campagnolo, temendo di non potere ritornare più, sicura di essere solo e per sempre l’istante pronto a essere inghiottito dallo spavento chiamato fine (quando Luna, odorosa di anice, nel buio della notte ebbe a far sbucare alberi in tinta rosa, in fioritura perfetta, e fu come il lampo del purissimo rubino, il primo fuoco dove dimora il sospiro che porta al ritorno di tutto).
Il Foglio sportivo - in corpore sano