Lupo e l'Angelo
“Sii per Dio il migliore degli uomini, per te stesso il peggiore degli uomini, per gli altri uomini un uomo come gli altri”
Luna arrivava, ieri, a prendersi la metà di cielo esposta alla dolcezza della sera. Dietro di lei, Lupo, e dalle raspose contrade del Gargano sopraggiungeva l’Angelo da sempre vigile, giro giro tra le strade, le rotonde e le totalità dei mondi. Era incaricato di parlare, e parlò l’Angelo. Non senza sorriso: “Sii per Dio il migliore degli uomini, per te stesso il peggiore degli uomini, per gli altri uomini un uomo come gli altri”.
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