Invece di chiedere la verità su Regeni ad al Sisi non sarebbe più semplice chiamare Londra?
Sergio Mattarella si congratula con il presidente egiziano per la sua rielezione e ne approfitta ricordargli “l’impegno per arrivare a risultati sulla barbara uccisione” del giovane ricercatore
Sergio Mattarella si congratula con al Sisi per la sua rielezione e ne approfitta per chiedere al sempre più vittorioso leader egiziano la verità su Regeni. Insomma, il Capo dello Stato gli scrive – “l’Italia, come sempre, non farà mancare il suo sostegno” – per poi fare tanti occhielli e tante asole. Gli ricorda, appunto, “l’impegno per arrivare a risultati sulla barbara uccisione di Giulio Regeni”. E’ una faticaccia, quella delle Istituzioni italiane, per stabilire un equilibrio tra “la ragione di mamma” – ovvero la richiesta dei genitori di Regeni, un povero ragazzo finito in un ingranaggio altrui, di avere una verità – e “la ragion di Stato”. C’è la necessità di tenere fede agli accordi politici e, soprattutto, a quelli commerciali. Faticosissima è la politica ancorché incombe il dettaglio tutto di onore chiamato sovranità. Ma senza perdere troppo tempo con Al Sisi, una telefonata – chi di dovere – a Londra, ai Servizi Segreti di Sua Maestà, non la può fare e farsi finalmente dare la verità su Regeni?
Il Foglio sportivo - in corpore sano