La cassazione di Tiziana Buccico
Deve essere stato proprio un monaciello quello che ieri, a Vignacastrisi, nel venerdì del soleggiato Salento, nel fiat di un solo istante, ha fatto trovare le valigie svuotate e la biancheria sistemata nell’armadio
L’unica cassazione in materia è Tiziana Buccico, esperta anche di jinn persiani – e a lei bisogna chiedere – ma deve essere stato proprio un monaciello quello che ieri, a Vignacastrisi, nel venerdì del soleggiato Salento, nel fiat di un solo istante, ha fatto trovare le valigie svuotate e la biancheria sistemata nell’armadio. Il tempo di spalancare il finestrone per cercare il sole e uno di quei monacielli – proprio uno di quelli che quando la famiglia è immersa nel sonno sbriga le faccende domestiche – ha fatto trovare anche il computer acceso (evidentemente conosce la password). Magari è uno in trasferta da Napoli, arrivato in villeggiatura e qui rimasto – su questo la professoressa Buccico saprà trovare risposta – fatto sta che messe mani alla tastiera, invece che parole sono venute fuori note in uno spartito. Per mandolino. A saperle leggere, direte, le note. Fatto fu che dopo è apparso sullo schermo Luna: “E chi la fissa negli occhi, Lupo”, ha detto il monaciello (o chi per lui), “cade innamorato”.
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