Ogni esperienza dell'inizio è velata
Si deve sempre e soltanto “tornare a ciò che è ignoto”, spiegava Giano
Non si ha mai esperienza di ciò che – già dall’inizio dei giorni – c’è dato. Ogni esperienza dell’inizio è velata (per com’è proprio di ogni origine, di qualunque destino e di ogni evento). Così Giano, ieri, a Porta San Pancrazio, a Roma, spiegava agli automobilisti bloccati per via di chissà quale strettoia lungo l’Aurelia antica. “Ogni origine non spiega la propria essenza”, eppure – insisteva il dio dai due volti – si deve sempre e soltanto “tornare a ciò che è ignoto”. A chi equivocava – magari scambiandolo per un frammassone uscito da Villa del Vascello – Giano mostrava ora uno, ora l’altro suo profilo e così lasciava scivolare prima la pace e dopo la guerra (nella cui verità si dà ogni volta la docilità dell’oblio).
Il Foglio sportivo - in corpore sano