Esiste, amore, l'età dell'oro?
Giulietta non aveva che questa domanda mentre con Romeo fendeva la folla dei pendolari nella metropolitana Termini
Esiste, amore, l’età dell’oro? Non aveva che questa domanda Giulietta, ieri, mentre Romeo le stava dietro sulle scale della metropolitana in uscita a Termini. “E’ una bellissima promessa”, rispondeva lui, “ma non è lecita su questa terra dove tu, amore, non hai altro luogo che la lontananza da me, e anche da te stessa”. Esiste ma non per noi, dunque, chiedeva ancora Giulietta mentre fendeva la folla dei pendolari, molti dei quali muti, senza parola e senza sguardo tanto erano persi in loro stessi. “Non è che un’ombra della follia, amore mio” proseguiva Romeo il cui pensiero, adesso – nell’accompagnarsi a lei – era di arrivare comunque puntuale a scuola per l’interrogazione di fisica, forse l’ultima. “Esiste il silenzio, e il buio”, diceva Romeo. Cosa ha diritto di restare e di esistere, dunque – incalzava ancora Giulietta – il nostro amore, consumato dal segreto? Fu in quel momento che ebbe a mostrarsi, tra la folla della stazione, Torquato Tasso. Si avvicinò ai ragazzi e disse: “Il dolore fa carne muta dell’uomo ma un dio, a me, ha concesso di dire quanto io soffra”.
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