Mille pensieri in ascensore
La mia anima è come un fuoco eterno che non trova riposo
Mille e ancora più mille pensieri mi travolgono, diceva ieri Wolfgang a Charlotte, “la mia anima è come un fuoco eterno che non trova riposo”. Così le parlava durante il breve viaggio in ascensore – dall’atrio al piano – accompagnandola nel suo ufficio tutto di arredi essenziali e toni morbidi. Le prendeva la mano, intrecciava le dita alle sue, di sottecchi ne cercava un enigma e lei, posando un dito sulle labbra di lui – al modo dell’incommensurabile e imprevedibile ignoto – dettando la sua sentenza gli diceva: “Angeli caduti a terra dall’Eterno e che all’Eterno ritornano, questo cerchiamo”.
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