Felicità e sofferenze
Il solo sogno di questa sola notte di solo e unico Destino
Servita come da mani invisibili, Principessa – Charlotte, tutta nel blu – faceva ieri merenda ai piedi di alti alberi a Villa Celimontana, a Roma. Con lei Wolfgang, appena dopo il chiudersi del giorno e il principiare del buio, e per lei srotolava il tappeto dove attendere la Notte del Destino: “Ciò che fa la felicità”, diceva lui, ma come a se stesso, “è anche la fonte delle sofferenze”. Ma Charlotte, il cui sorriso convocava intorno gli invisibili, con quel suo brillio alle labbra tutto muoveva e tutto destava alla vita. Le automobili, verso il Palatino, rincorrevano i pensieri grigi di tutti, forse perduti, mentre nel parco, grazie a Principessa, apparivano torrenti allegri, fiumi in piena, monti improvvisi e creature di ogni tipo che accorrevano intorno a loro due: “È come bere alla coppa traboccante dell’infinito, è”, rispondeva lei, e non solo per se stessa, “il solo sogno di questa sola notte di solo e unico Destino”.
Il Foglio sportivo - in corpore sano