Nel sottopassaggio delle Meraviglie
Una recita teatrale scritta ben prima dell’invenzione del semaforo
Possibile mai che si attraversi un sottopassaggio – l’incrocio è ormai una rotonda – ed è come trovarsi in un varco spalancato nella meraviglia, coi graffiti che diventano creature vive, uno dei quali coi modi buffi e dispettosi del Gatto Malachia? E i passanti, poi, tutti venuti da mondi lontanissimi. I rumori dall’esterno, mutati in carillon. E possibile mai che arrivando al piazzale della stazione di Asti, il Maestro trovi Margherita? “Possibile, sì”, lei dice a lui, “è una recita teatrale scritta ben prima dell’invenzione del semaforo, è l’ardente desiderio del cuore”.
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