Il bislacco col cappello
Un perdigiorno nell'afa di Roma porta alle tempie le dita e fa pum!
C’è un bislacco col cappello che se ne va, ogni giorno, a fare il perdigiorno nell’afa di Roma. Di tutto punto chiede permesso nei bar per far pipì, quindi fa capolino e domanda un po’ di elettricità per ricaricare il telefono. S’intrattiene – si capisce, senza frutto – e a pedinarlo se ne ricava un insegnamento. S’infratta tra i cespugli della rotonda di piazza Mazzini, porta alle tempie le dita e fa pum! Ma che fai?, gli urla Egeria. E lui, Numa Pompilio, stretto sulle spalle, le risponde: “Semplice, mi ammazzo per non uccidermi!”.
Il Foglio sportivo - in corpore sano