Non esiste miracolo simile a te
Le sgorgava il canto come una grazia dalle labbra
Gioia non ho visto in entrambi i mondi, a parte te, anima mia. Con Rumi, Margherita, ieri, così scoppiava in petto. Le sgorgava – il canto – come una grazia dalle labbra. Risaliva via Gregorio VII, a Roma. A bordo della sua macchina attendeva il verde per tornarsene dove se stessa è sempre altro e giammai con Maestro cui destinava il proprio “sempre, per sempre”. E cantava: “Molte meraviglie ho visto, ma non esiste miracolo simile a te”. Cantava con voce muta, Margherita, ma da qualche parte – chissà da dove, e però da lontano – c’era Maestro che accostava l’orecchio dell’anima alla finestra del cuore e completava il verso bussando a lei, col batticuore: “O tu che sei zucchero e latte, non ho sangue che te”.
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