Benvenuto a Brocchi, rimedio che costa meno. Il problema al Milan è però un altro: chi ci ha fatto vincere tanto
Pare che solo un tifoso su dieci approvi la scelta del presidente. Io sono fra questi. Per tre ragioni.
Perché Sinisa Mihajlovic aveva tre handicap, ex laziale ex interista e grande amico di Mancini.
Perché le squadre da lui allenate non hanno mai mostrate grande gioco, al più solido, proprio come era lui in campo, difensore arcigno ma con poca visione di gioco e nessun amore per la bellezza della trama: lo ammette lui stesso in una bella intervista a Paolo Condò che da ragazzo non gli piaceva tanto giocare quanto calciare, insomma gli piaceva la cannata.
Infine perché uno che si vanta troppo spesso di avere spalle larghe e di essere tutto di un pezzo, sai che palle.
Che Brocchi, intelligente, umile e tignoso sia il benvenuto. Consapevoli però che il cambio di allenatore è un palliativo, il rimedio che costa di meno. Il vero gesto rivoluzionario sarebbe divorziare da colui che molto ha dato per tanto tempo ma da troppo tempo ha smesso di dare e non avrò la mala educaciòn di nominarlo qui. I tifosi sanno e scommetto che nel loro foro interiore sono d’accordo.
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