Morte alle patate
Documento del ministero dell'interno che direbbe che i voti erano per 19 milioni pro Moussavi, 13 milioni per Karroubi e 5 milioni per Ahmadinejad
Alle manifestazioni c'erano soprattutto giovani, ma anche alcuni anziani hanno voluto dire la loro
Tantissime le donne che si sono unite ai cortei
"Silenzio"
"Dov'è il mio voto?"
"Gli studenti imprigionati dovrebbero essere liberati"
"Il mio silenzio urla"
Il testo di una poesia Rumi adattata: "That useless dust you spoke of is you/ more base than the ground is you / I am joy / I am light / I am the lover / you are brute power / you are blind / you are the halo with no light / I am the fearless co
Giovani donne ci ricordano di rimanere calmi e non cadere nella trappola della violenza
Manifestanti scherzano con i poliziotti: soltanto in Iran!
"Ho scritto Moussavi ma hanno letto Ahmadinejad"
"Condoglianze"
"Olocausto significa l'uccisione di massa del voto della gente"
"Vergogna. La nostra vergogna sono la radio e la tv di stato"
Una serie di fotografie scattate in questi giorni da una ragazza iraniana a Teheran che si chiama Maryam. "Morte alle patate" è lo slogan dei dimostranti, con riferimento alle casse di tuberi distribuite da Ahmadinejad ai comizi per ingraziarsi gli elettori. Le foto sono in un album pubblico di Maryam dal titolo: "Amazing days in Teheran"