Una campagna elettorale poco eccitante
“Una campagna elettorale eccitante quanto le verruche ai piedi”, scrive Wolfram Weimer, direttore del mensile di cultura politica Cicero, in un editoriale sul Handelsblatt. Lui lo scrive, Sven Seegers di Amburgo, tra i disegnatori selezionati nel concorso della Bild Zeitung – “Fatti il tuo manifesto elettorale” – lo traduce in disegno: il candidato sfidante di Merkel Frank-Walter Steinmeier, chiede al capo dei liberali Guido Westerwelle: “Dimmi quando inizia la campagna elettorale” e quello gli risponde: “A dire il vero è già passata” – sottotitolo – “Sempre al passo coi tempi”. Quella che Merkel ama definire la strategia dei piccoli passi, è secondo Weimer invece la tattica del “vagone letto”... Nei sondaggi Merkel continua a svettare al primo posto, mentre Steinmeier è retrocesso di ben due posizioni: l'hanno superato il ministro Csu per l'Economia Karl-Theodor zu Guttenberg (nel frattempo eletto anche a politico più sexy del paese, a dispetto del nomignolo datogli da Schröder “il barone della Baviera”), seguito da quello delle Finanze Spd, Peer Steinbrück (anche lui peraltro giudicato più attraente del candidato pretendente alla guida del governo). Perchè mai agitare le acque dunque, dare magari qualche appiglio alla sinistra alternativa, la Linke? Più soporifero è il clima nel paese, è meno scosse dovrà contrastare il macchinista Merkel. Con questa tattica lei ha già fatto fuori illustri colleghi (a iniziare dal suo mentore Helmut Kohl). Resta poi lo spavento che si prese nel settembre del 2005, quando ebbe la balzana idea di parlare di riforma fiscale. Joschka (nel senso di Fischer) gliel'aveva già detto qualche mese prima al cospetto di tutto il Bundestag: “Lei oggi sembra un soufflé bello gonfio. Ma capo a qualche mese vedrà come si smonta”. E così fù. Le politiche del 2005 Merkel le vinse per il rotto della cuffia. Per tanto, anche se si tratta, secondo gli esperti, della campagna elettorale più noiosa di tutti i tempi, perché dannarsi l'anima se – primo: “i socialdemocratici a loro volta fanno harakiri per paura di estinguersi a questa tornata elettorale” e, secondo: “lo sfidante Steinmeier, paragonato alla motosega Schröder sembra una limetta per le unghie” così sempre Weimer. Clive Collins, uno dei partecipanti al concorso indetto da Stern, per il più bel cartoon sulla coppia sfidante, lo vede invece come un pallone gonfiato, a rischio, come Merkel, quattro anni fa, di sgonfiarsi in un batter d'occhio. (In questa galleria alcune delle vignette finaliste, tratte dal sito www.bild.de)