Eccitante come un giapponese

    L'erotismo può essere anche arte e non solo scandalo sessuale. E' questo il forte messaggio che Milano dà con la più grande mostra mai realizzata e dedicata alle stampe nipponiche di soggetto erotico che rimarrà esposta fino al 31 gennaio a Palazzo Reale con il titolo: “Shunga. Arte ed Eros nel Giappone del periodo Edo”. 10 kimoni pregiati, 30 libri antichi e soprattutto 100 “Immagini della primavera” per celebrare: l'ukiyo-e. Corrente dell'edonismo artistico del sol levante divenuta espressione dei valori del nuovo ceto borghese delle grandi città con il quale si affermò, tra il XVII e il XIX secolo, una concezione dell'esistenza incentrata sull'arte del piacere. Molto apprezzati sia come stampe a se stanti, sia come illustrazioni per libri erotici, gli Shunga iniziarono così ad essere destinati anche all'educazione delle cortigiane e delle fanciulle che andavano spose, come utile vademecum per l'avviamento alla vita sessuale, oppure inseriti nei bauli dei guerrieri, per il loro potere di preservare dalla distruzione e di condurre alla vittoria. (Matteo Castelnuovo)