Va bene?!
Vignetta dall'Italia: “Le tedesche sono rigide, le inglesi supponenti, le francesi presuntuose….”; “Solo noi italiane non abbiamo pregiudizi”. Vignetta dalla Germania: (due turisti tedeschi tra le rovine di Roma) “Ma qui sta cadendo tutto a pezzi!” dice lui; “Da noi in Germania avrebbero già rimesso a posto tutto da tempo!” risponde lei. I cliché fanno sorridere se sono in forma di battuta, meno se diventano luoghi comuni triti e ritriti che finoscono per oscurare il resto. Il fatto è che, quella tra Italia e Germania è una storia d'amore secolare intrisa di stereotipi e pregiudizi. Così recita il sito dell'iniziativa “Va bene?! La Germania in italiano, Italien auf Deutsch”, un'iniziativa organizzata dal Goethe Institut e da altri partner, che coinvolgerà per i prossini due anni giornalisti, vignettisti, scrittori e opinionisti italiani e tedeschi con il fine di bandire e andare oltre i luoghi comuni. Tra le iniziative previste ci sono scambi di scrivania tra giornalisti italiani e tedeschi, un concorso di reportage e contributi di scrittori su quello che a loro vedere è tipicamente tedesco o tipicamente italiano. Se la sezione “In punta di penna” cartoline in forma di vignette (come le due sopra descritte) è già ricca di contributi, anche quella intitolata “Tipicamente tedesco? Tipicamente italiano?” conta già numerosi contributi. Trea questi per esempio l'illuminante contributo di Vladimir Kaminer sulla fobia del disordine che attanaglia i tedeschi (e pure Angela Merkel in questi tempi resi difficili dal caos greco) e quello di Giuseppe Culicchia sull'incubo vacanze che assala ogni anno l'italiano medio. Da non perdere infine, la visione di Bozetto in versione filmato, sulle relazioni tra crucchi e Spaghettiesser.