Storie di saccheggi e di recuperi
Il Dio Mitra che uccide il toro: mito salvifico centrale in uno dei più popolari culti misterici dell’iMpero Fomano. Un rilevo del 160 recuperato nel 2009 e ora al Museo Nazionale Etrusco di Valle Giulia
Agrippina Maggiore, madre dell’imperatore Caligola e nonna materna di Nerone. Una testa ritratto del I secolo che fu recuperata nel 2002 e sta ora al Museo Pietro Canonica di Villa Borghese
Un altare funerario destinato a raccogliere quattro urne e decorato con i motivi dei culti dionisiaci. Un’opera del II secolo, recuperata nel 2009 e ora al Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano
Faustina Maggiore, moglie di Antonino Pio. Una testa-ritratto psicologico del II secolo ritrovata a Minturno nel 1960, trafugata da una banda del buco nel 1961 e recuperata nel 2008. È tornata al Museo di Minturno
In clima di mondiali fa pensare a Gattuso, ma si tratta in realtà di Lucio Vero, il fratello di Marco Aurelio. Una testa ritratto del II secolo, recuperata nel 2005 e ora al Museo di Palstrina
Un cratere a campana attico a figure rosse della fine del V secolo a.C., con Dioniso tra un satiro e una menade. È stato recuperato nel 2001
La phiale era un piatto per offerte votive e libagioni rituali. Dall’Apulia di fine IV secolo a.C., questa a figure rosse rappresenta un’amazzone su un carro da guerra. Recuperata nel 2001
L’aksos, recipiente per liquidi che imita la forme dell’otre di pelle, era tipico della civiltà daunia di Canosa. Questo del III secolo a.C., con decorazione plastica, è stato recuperato nel 2001
Particolare di un combattimento di gladiatori. Rilievo dell’area capenate di era imperiale, recuperato nel 2007 e ora al Museo Nazionale di Lucus Feroniae
Il Sarcofago delle Muse. Le nove dee delle Arti con i loro “attrezzi di lavoro” di fronte a Athena e Apollo, in un’opera del I secolo recuperata nel 2008 e ora al Museo Ostiense
Tra 2008 e 2009 la Guardia di Finanza ha recuperato in Italia 11.258 reperti archeologici e 416 opere pittoriche. È un'attività, il contrabbando di beni culturali, che è terza nella classifica dei proventi illeciti, superata solo dal commercio di droga e da quello di armi. Una novantina di questi reperti sono ora in mostra al Vittoriano dal 15 giugno al 12 settembre: “Dal Sepolcro al Museo. Storie di saccheggi e recuperi. La Guardia di Finanza a tutela dell'Archeologia”.