Arcipelago laogai
Shi Tao, redattore del Contemporary Business News, ha diffuso in Internet un comunicato in cui ricordava il quindicesimo anniversario del massacro di piazza Tiananmen.
Shi Tao deve scontare dieci anni di reclusione.
"Madri di Tiananmen" è l'associazione dei familiari delle vittime del massacro di piazza Tiananmen. Ding Zilin, che all’epoca era membro del Partito, è madre di uno dei giovani uccisi quella notte.
Hu Jia ha denunciato lo scandalo della provincia di Henan nella quale, alla fine degli anni Novanta, migliaia di contadini hanno contratto l’Aids attraverso trasfusioni di sangue infetto.
Gao Zhisheng (nella foto con il figlio) è stato arrestato nel 2004 dopo aver denunciato la persecuzione comunista contro il gruppo spirituale Falun Gong e gli abusi contro i dissidenti politici e i fedeli cristiani.
Gao Zhisheng fu iscritto dal ministero di Giustizia nella lista dei dieci migliori avvocati della Cina.
L'avvocato Chen Guangcheng ha denunciato la tragedia delle donne di Linyi, costrette ad abortire dallo stato.
Zeng Jinyan, soprannominata “Tiananmen 2.0”, con il marito, Hu Jia, denuncia, attraverso un blog, la mancanza di democrazia e di libertà di espressione in Cina.
La piccola Hu Qianyi, figlia dei dissidenti Zeng Jinyan e Hu Jia, secondo il New York Times, è “la più giovane prigioniera politica in Cina”.
Huang Qi, condannato a cinque anni di carcere, è il più noto difensore della libertà di espressione in Cina.
Mao Hengfeng (nella foto con le attiviste Shen Peilan e Jin Yuehua) combatte da quindici anni contro la politica del figlio unico.
Tsering Woeser, direttrice del magazine Tibetan Literature, difende i diritti dei tibetani.
Ecco tutti i dissidenti cinesi perseguitati dal regime: attivisti, avvocati, intellettuali, accademici, ex funzionari di partito che chiedono democrazia e diritti e cercano di cambiare la Cina dal basso.