Rivoluzioni d'ottobre
La lista delle persone del governo che furono arrestate durante la Rivoluzione d'Ottobre
I membri del Comitato militare rivoluzionario del soviet di Pietrogrado, nato nell'ottobre del 1917 per difendere la rivoluzione russa dalla possibilità di un'offensiva tedesca sulla capitale
Un'illustrazione di Aleksei Radakov che rappresenta il sistema autocratico. Dall'alto: "Noi regnamo, noi preghiamo per voi, noi vi giudichiamo, noi vi controlliamo, noi vi diamo da mangiare, voi lavorate!" (1917)
Il quadro "Bolscevismo", del 1917, di Boris Kustodiev, uno degli artisti simbolo della rivoluzione sovietica
Stalin che organizza la Rivoluzione d'Ottobre visto da Karpo Trokhimenko
Il pittore El Lissitzky fu un esponente dell'avanguardia russa. Subito dopo la rivoluzione lavorò quasi esclusivamente per la propaganda in favore dell'Unione Sovietica
La copertina di André Gide "Resa ai Sovjet", scritto dopo la delusione di aver conosciuto il regime totalitarista sovietico
Un fumetto di Viktor Deni del 1922: rappresentati satiricamente un kulak (i contadini agiati dell'Unione Sovietica) e un prete
Un altro fumetto di propaganda di Deni: "Morte al capitalismo o morirai per mano del capitalismo!"
Vladimir Majakovskij fu il cantore della Rivoluzione d'Ottobre. Qui è ritratto dal pittore russo Repin
Lenin proclama la vittoria dei rivoluzionari d'ottobre in un quadro di Valentin Serov
Una sostenitrice dell'Unione Sovietica, ma dei giorni nostri: la propaganda continua
La copertina dell'album di Regina Spektor, Soviet Kitsch. Molte delle sue canzoni esprimon un forte attaccamento alle sue radici ebraiche e russe
La divisa dei militari dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche
Il mito delle belle donne russe unito a quello del socialismo
Dopo aver affidato a Lev Trotsky la guida del comitato militare rivoluzionario ed aver raggiunto la maggioranza nei Soviet, nell'ottobre 1917 Lenin diede il via alla Rivoluzione d'Ottobre, che come previsto incontrò pochissima opposizione. In quei giorni, il presidente della Duma scriveva allo Zar: "La situazione è grave. La capitale è in preda all'anarchia. Il governo è paralizzato. I mezzi di trasporto e i rifornimenti di viveri e di combustibile sono completamente disorganizzati. Il malcontento generale va aumentando. Si spara a casaccio per le strade". Stava avendo luogo una delle più grandi rivoluzioni della storia, che coinvolse ogni parte del mondo e ogni campo della cultura.