Il giorno dopo l'inferno
L'attacco fu concepito e guidato dall'ammiraglio Isoroku Yamamoto
In poco più di un'ora 350 aerei giapponesi affondarono 4 delle 8 corazzate americane sulle coste hawaiane
Alle 7,58 della mattina del 7 dicembre fu inviato l'allarme americano: "Attacco aereo, Pearl Harbor, non è un'esercitazione!"
La vittoria permise al Giappone di ottenere momentaneamente il controllo del Pacifico
L'Arizona venne colpita da due siluri, uno a prua e uno a poppa
347 aerei della flotta americana furono bombardati dai giapponesi
L'ammiraglio americano William Halsey disse dopo l’attacco: “Non la faremo finita con loro, finché il giapponese non sarà parlato solo all’inferno”
Le fiamme sulla nave West Virginia furono controllate solo dopo molte ore
L'8 dicembre 1941, alle ore 16, il presidente americano Franklin D. Roosevelt firmò la dichiarazione di guerra
Il 7 dicembre 1941 le forze aereo-navali giapponesi attaccarono la base navale statunitense di Pearl Harbor, nelle isole Hawaii. L'attacco, portato senza una preventiva dichiarazione di guerra da parte giapponese, che fu formalizzata soltanto ad attacco iniziato, causò l'intervento statunitense nella seconda guerra mondiale, formalizzata l'8 dicembre di sessantanove anni fa.