La svolta di Damasco

    Il primo ministro siriano Mohammed Naji al-Utri, insieme all'esecutivo, ha presentato, in mattinata, le dimissioni. La Tv di stato siriana ha annunciato, nel primo pomeriggio, che Assad ha accettato il ritiro dell'esecutivo e ha incaricato il primo ministro uscente di formare il governo di transizione in attesa che si nomini, in una data non ancora decisa, il nuovo esecutivo. Intanto, il discorso di Assad alla nazione che doveva tenersi questa sera e avrebbe dovuto annunciare una serie di riforme, compresa l'abrogazione dello stato di emergenza in vigore dal 1963, è stato rimandato a domani. Oggi a Damasco, e in tutto il paese, si sono tenute diverse manifestazioni di migliaia di persone a favore del presidente Siriano e del suo partito (il partito arabo socialista Ba'athista) al potere dal 2000.  Per sedare gli scontri degli scorsi giorni tra i manifestanti anti Assad e la polizia, il capo di stato siriano ha fatto intervenire la quinta colonna dell'esercito, guidata dal fratello. Si stimano le vittime delle violenze a più di sessanta.