Venticinque anni di radiazioni
Alexander fu tra i liquidatori incaricati di contenere le conseguenze del disastro di Chernobyl. Arrivò verso la metà dell'agosto del 1986.
Lo scenario così come si presentava ai liquidatori
Il sarcofago costruito dai liquidatori per evitare la propagazione delle radiazioni
Tra coloro che lavororavano alla centrale ricominciò la voglia di funghi. Dopo aver misurato il livello di radioattività, i funghi furono fritti e anche i più cauti si precipitarono a mangiarli.
Alexander avrebbe voluto fotografare il reattore dall'alto, ma i piloti si schiantarono con l'elicottero il giorno prima del volo concordato.
Le misere protezioni dei liquidatori
Venticinque anni fa è esploso il rettore della centrale nucleare di Chernobyl. Abbiamo scelto di ricordare il disastro con le immagini di Alexander, il fotografo che si recò sul posto nell'agosto del 1986 per raccontare il lavoro dei "liquidatori". Avevano misere maschere e lastre di piombo malamente ritagliate. Li chiamavano “stalker”, prendendo a prestito il film di Andrej Tarkovskij. Letteralmente significa “cacciatori”, ma in russo il senso è semplicemente quello di “liquidatori”. Per il londinese Times, sono “gli uomini che salvarono l'Europa da Chernobyl” (continua a leggere A mani nude nel reattore nucleare ).