Il sangue, l'Egitto

    Si prospetta un'altra giornata di tensione in Egitto, dove dopo la tradizionale preghiera islamica del venerdì sono in programma nuove manifestazioni convocate come "giornata della rabbia" dai sostenitori del deposto presidente Mohammed Morsi. Nel frattempo sono già almeno 578 i morti delle violenze secondo il ministero della Salute, 638 secondo altre fonti, in corso nel paese da due giorni, da quando il governo ha dato mandato alle forze di sicurezza di sgomberare con la forza i sit-in che dal 3 luglio erano in corso al Cairo e nel resto dell'Egitto per chiedere il reintegro di Morsi. Dichiarato lo stato di emergenza, ora la polizia è stata autorizzata a sparare sui manifestanti. 

    *Si raccomanda la visione di queste immagini a un pubblico adulto