Lou Reed, a Rock story
Il mondo della musica ieri ha dato il suo addio a Lou Reed. Nato da una famiglia di origine ebraica, Lewis Allan Reed, questo il suo vero nome, era nato a Brooklyn il 2 marzo 1942. Artista multiforme è stato cantautore, musicista, poeta e attore. La sua infanzia non fu facile. Nel 1956, ancora adolescente, Reed venne sottoposto ad una terapia di elettroshock che avrebbe dovuto curare la sua bisessualità, all'epoca considerata un disturbo psichiatrico. Esperienza su cui nel 1974 scrisse la canzone "Kill Your Sons". Appassionatosi alla musica ascoltando la radio, imparò a suonare la chitarra e sviluppò un forte interesse per il rock and roll e il rhythm and blues, e durante gli anni delle scuole superiori suonò in vari gruppi studenteschi. Alla fine del 1960 Reed iniziò a frequentare la Syracuse University, studiando giornalismo, regia cinematografica, e scrittura creativa. Nel 1961 Reed iniziò a condurre un programma radiofonico notturno in una stazione radio. Nel 1964 a New York lavora come compositore su commissione per la piccola etichetta di musica commerciale Pickwick Records. Nello stesso anno, Reed ebbe anche il suo primo successo minore grazie al singolo The Ostrich, una parodia delle musiche ballabili dell'epoca da lui composta.
Il suo primo gruppo prende il nome di The Shades. Ma il suo ingresso tra i pilastri del rock avviene con la fondazione dei Velvet Underground, gruppo che presto diventerà un cult del panorama musicale newyorkese. Lou Reed li creò nel 1966 insieme a John Cale, polistrumentista, figura chiave insieme a Lou del gruppo. Reed, che è autore della maggior parte delle canzoni dei Velvet Underground, entra a far parte insieme al gruppo della factory di Andy Warhol, promotore e finanziatore del primo album del gruppo (famoso per la sua copertina che ritrae una fallica banana disegnata dallo stesso Warhol e che poteva essere sbucciata). Reed era famoso per la voce inespressiva e per l'immagine iconica che si era costruito: viso truccato, capelli corti, giacca di cuoio e occhiali scuri. A contribuire alla sua immagine l'esplorazione di una sottocultura "demoniaca" con argomenti tabù (droga e perversioni sessuali).
Nel 1968 Reed e soci incidono un album intitolato The Velvet Underground e tre anni dopo abbandona il gruppo dopo aver inciso un album ancora più commerciale del precedente, Loaded, che però contiene canzoni destinate a durare nel tempo quali Rock 'n' Roll e Sweet Jane.
Gli anni settanta cominciano male per Reed che, reduce dalla rottura con i Velvet Underground, pubblica un LP d'esordio deludente. Tuttavia David Bowie, che in quel momento è sotto la RCA, decide di aiutare uno dei suoi più grandi ispiratori producendogli il secondo album, Transformer. Transformer vende molto bene e contiene alcune canzoni destinate a divenire dei classici di Reed, come Walk on the Wild Side, Satellite Of Love, Perfect Day (ripresa nel film cult Trainspotting) e Vicious. La produzione di Reed continua a fasi alterne, tra successi e album meno trionfali, negli anni '80 e '90. Al di fuori della sua attività di musicista, Lou Reed ha effettuato due incursioni nel mondo del cinema: ha omaggiato il regista cinematografico Wim Wenders, da sempre suo fan, interpretando sé stesso in due significative parti nei film del regista tedesco "Così lontano, così vicino" del 1993 e "Palermo Shooting" del 2008. Nell'aprile 2008 si è sposato con una cerimonia privata in Colorado con la compagna Laurie Anderson. Nello stesso anno, Reed è stato inserito al 62esimo posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo il Rolling Stone. Il 31 ottobre 2011 è stato pubblicato Lulu, album nato dalla collaborazione fra Reed e i Metallica.