Ancora proteste in Ucraina

    Sarà il braccio di ferro Kiev-Mosca sulla firma del trattato di associazione dell'Ucraina con l'Unione europea il tema portante del summit del partenariato orientale che si apre a Vilnius. In Lituania, tra capi di Stato e ministri, oltre alla dirigenza Ue, si discuterà il futuro del programma con i sei paesi post-sovietici, oltre l'Ucraina, l'Armenia, l'Azerbaigian, La Bielorussia, la Georgia e la Moldavia. Bruxelles insiste sul punto che l'accordo con Kiev "è ancora sul tavolo" nonostante la frenata ucraina. Anche la presidenza lituana spera ancora che l'ex paese sovietico cambi idea all'ultimo minuto. Bruxelles ha addirittura lasciato la porta aperta a Kiev per una firma "fra tre giorni, tre settimane o tre mesi". Sembra invece improbabile che, se l'Ucraina dovesse all'ultimo minuto cambiare idea e arrivare a Vilnius per firmare gli accordi, l'Unione provvederebbe a finanziare le perdite dovute alla probabile ritorsione russa. "Le risorse stanziate per questi accordi", ha precisato un funzionario europeo, "sono destinate all'attuazione delle politiche concordate". In particolare, una somma di 2,5 miliardi è stata stanziata dall'Unione europea nel periodo 2010/2013 per lo sviluppo della democrazia, delle istituzioni e dell'economia nei paesi del Partenariato orientale; inoltre la Bei ha aumentato la sua attività di finanziamenti in quei paesi dai 631 milioni del 2010 a 1,8 miliardi stimati per quest'anno. Ancora, per l'adattamento "amministrativo" dei partner candidati a un accordo di associazione o di libero scambio, ci sono a disposizione 175 milioni oltre ai 75 destinati ai programmi pilota di sviluppo regionale. E mentre vertici e diplomazie sono a lavoro, in Ucraina si scende in piazza e si chiede a gran voce l'ingresso del paese nell'Unione.

    A proposito di Ucraina, nel Foglio in edicola domani sarà pubblicato in anteprima un estratto del libro “Yulia Tymoshenko. La conquista dell'Ucraina”, firmato da Ulderico Rinaldini, pseudonimo dell'editore Sandro Teti (pp 128, 12 euro). Il libro, che uscirà il 2 dicembre, racconta la storia dell'ex premier ucraino, ora in prigione per abuso di potere con una pena di sette anni, come simbolo delle ambiguità di tutta l'Ucraina. Il testo che verrà pubblicato è un adattamento curato dal Foglio del capitolo due, “La principessa del gas”.