Che cosa succede a Kiev

    Oltre ai cinque morti denunciati dall'opposizione ucraina, sarebbero più di 400 i feriti in quattro giorni di proteste e scontri nel centro di Kiev, in Ucraina. Secondo l'amministrazione municipale, i manifestanti che hanno avuto bisogno di cure mediche sono stati nel complesso 157, e 12 sono tuttora ricoverati. Il ministero dell'Interno ucraino ha dato conto di 254 poliziotti che hanno subito lesioni durante i disordini, 104 dei quali restano in ospedale. Da domenica scorsa, sempre stando ai dati diffusi dal dicastero, sono stati fermati 75 dimostranti. A 26 di loro è stato poi convalidato l'arresto. Nel frattempo il presidente dell'Ucraina, Viktor Yanukovich, ha dato incarico al presidente della Verkhovna Rada di convocare per la prossima settimana una sessione di emergenza della Camera per risolvere la crisi. Una richiesta accolta immediatamente dal presidente Volodymyr Rybak il quale ha anticipato che la Verkhovna Rada discuterà della possibilità delle dimissioni del governo del premier Myola Azarov. Lo scorso novembre, il parlamento, dove il partito delle Regioni di Yanukovich ha la maggioranza, aveva respinto una mozione di sfiducia al governo. La sessione straordinaria è stata fissata per le dieci del mattino di martedì prossimo, si legge sul sito della Rada. Yanukovich ha informato al telefono il presidente della Commissione Ue Jose Manuel Barroso della decisione presa per risolvere la crisi in cui è precipitato il paese dopo la sua decisione di non firmare l'accordo di associazione all'Unione europea e il drastico inasprimento delle misure punitive contro chi manifesta.

    Prima dell'intervento di Yanukovich il premier ucraino, Nikolai Azarov, aveva dichiarato che non era necessario dichiarare lo stato di emergenza (come aveva anticipato il presidente della nazione) e che il suo governo – di cui l'opposizione ha chiesto da settimane la caduta – sarebbe stato in grado di ripristinare l'ordine con tutti i mezzi possibili. In precedenza, era stato lo stesso Azarov a definire le poteste dell'opposizione "un autentico tentativo di colpo di stato", bollando come "irrealistica" la richiesta di tenere elezioni presidenziali anticipate.  

    LE REAZIONI DELL'EUROPA - Il presidente francese Francois Hollande ha condannato le violenze contro i manifestanti pacifici e ha lanciato un appello per il dialogo. "Indignazione" e "orrore per le immagini che arrivano da Kiev", a proposito della repressione nei confronti delle proteste di massa in Ucraina, le ha espresse oggi la cancelliera tedesca Angela Markel, che ha sollecitato le autorità ucraine a rispettare le libertà civili e a tutelare i manifestanti, dicendosi peraltro contraria al varo di nuove sanzioni contro la Repubblica ex sovietica, al vaglio dell'Unione Europea dopo la morte di cinque dimostranti ieri nella capitale.