Crimea, attacco al potere

    Questa mattina uomini armati hanno fatto irruzione negli edifici di governo e nel Parlamento della regione della Repubblica autonoma di Crimea. L'agenzia di stampa russa Interfax riporta che gli autori del gesto siano presumibilmente uomini appartenenti alle unità di autodifesa sorte nella penisola del Mar Nero dopo la caduta del presidente Yanukovich. Sui tetti degli edifici sventolano ora bandiere russe. Il presidente facente funzione dell'Ucraina Oleksandr Turchynov, che è anche comandante delle forze armate, ha lanciato un appello per la calma, definendo l'azione come l'opera di “criminali in divisa militare” mentre il suo ministro degli Interni Arsen Avakov ha reso noto che le forze di sicurezza hanno isolato la zona intorno agli edifici. La polizia e l'esercito ucraino sono stati messi in stato di massima allerta e il Ministro degli interni, Arsen Avakov, sulla sua pagina Facebook ha denunciato l'accaduto scrivendo che “i provocatori si sono messi in marcia. E' il momento di non perdere la testa e di azioni precise”. Il Presidente ucraino ad interim Oleksandr Turchynovich, ha avvertito intanto la Russia affinché ordini alle sue forze militari stanziate in Crimea di restare nelle loro basi perché qualsiasi movimento sarà considerato un'aggressione. Giovedì Yanukovich, nella sua prima dichiarazione da quando è stato deposto da presidente, aveva affermato di esser stato "costretto a richiedere l'intervento della Federazione russa per garantire la mia sicurezza contro eventuali attacchi da parte degli estremisti", ribadendo come si senta ancora il legittimo presidente dell'Ucraina.

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