Turchia, ricominciano le proteste

    Alla notizia che il 15enne Berkin Elvan, ferito durante le manifestazioni di Gezi Park a Istanbul nell'estate 2013, era deceduto dopo un coma di nove mesi, l'ondata di proteste è riesplosa in tutta la Turchia. Il giovane Berkin incarnava ormai il simbolo dell'opposizione al governo presieduto da Recep Tayyp Erdogan. A Istanbul, così come ad Ankara, Smirne, Adana, Trebisonda, Antalya, Antiochia e Diyarbajkir, in migliaia sono scesi in piazza per protestare contro la dura repressione del governo. I manifestanti, che urlavano slogan che accusavano Erdogan di essere il responsabile dell'omicidio di Berkin, sono stati fronteggiati dalla polizia che ha impiegato cannoni ad acqua e gas lacrimogeni. Diversi sono stati i feriti nelle piazze del Paese. Il 30 marzo, intanto, sono previste le elezioni amministrative in cui Erdogan rischia molto, bersaglio anche dell'inchiesta sulla cosiddetta "Tangentopoli del Bosforo".