Ecco la bici senza raggi

    Un telaio, un pignone, una moltiplica, una catena, due pedali, forcella, manubrio, sella e due ruote. Ecco l'essenziale per una bici. Per pedalare non serve altro. Il resto è utile, consigliabile certamente, ma allo stesso tempo superfluo. C'è chi però sta lavorando per rendere ancor più essenziale questo mezzo di trasporto. Gianluca Sada si è laureato in Ingegneria dell'Autoveicolo al Politecnico di Torino con una tesi, con tanto di progettazione, realizzazione e brevetto, sulla bici del futuro: quella senza raggi. Possibile? Certo. Il sistema è semplice e prevede invece del mozzo centrale, sul quale viene installato il pignone posteriore (o i pignoni) e che permette alla ruota di ricevere la trasmissione del moto tramite la catena, delle piccole rotelle fissate al telaio che permettono ai cerchi di girare e, allo stesso tempo, li mantengono in posizione. Un'idea vecchia, una sfida antica, fatta di molti studi e altrettantanti insuccessi, almeno sino ad ora, almeno sino al primo brevetto (funzionante), quello di Gianluca Sada.