A Copacabana s'accende la violenza

    Scene da film d'azione per le vie di Copacabana, uno dei quartieri più famosi di Rio de Janeiro. La guerriglia urbana è iniziata in seguito ad una protesta sollevata da diversi abitanti della 'favela' Pavao-Pavaozinho, dopo la morte, ancora avvolta da mistero, di Douglas Rafael da Silva Pereira, conosciuto come DG, 25 anni, ballerino di un noto programma televisivo. Gli amici hanno accusato la polizia che si è schierata a difesa della centrale della zona e, non appena i manifestanti hanno alzato i toni della protesta, hanno risposto, prima con qualche carica di alleggerimento, poi con le armi. Gli scontri sono durati tutta la notte e hanno causato la morte di un uomo di circa 30 anni, non ancora identificato, colpito alla testa da un proiettile. Il presunto ferimento di un ragazzino di 12 anni, che sarebbe finito nel fuoco incrociato mentre scendeva da un vicolo dello slum con le mani alzate, ha allargato gli scontri al confinante quartiere di Ipanema, dove ci sarebbero stati vari saccheggi, causando il panico tra la gente.