Brasile 2014: Ochoa e i suoi fratelli. Matti, spettacolari e goleador, ecco i grandi portieri sudamericani
Sicuramente il più folle e spettacolare dei portieri sudamericani è stato René Higuita, colombiano. Molto agile nonostante il fisico tozzo aveva anche una discrete tecnica che lo induceva spesso al dribling. Durante i Mondiali di Italia 90 un suo dribbling di troppo costò la sconfitta contro il Camerun di Roger Milla. Divenne famoso per il colpo dello scorpione.
Jorge Campos, l'ultimo grande portiere messicano. Basso, ma agilissimo, ha giocato anche come centravanti. Spettacolare e fenomenale nelle uscite è però ricordato più per le sue maglie sgargianti che per i suoi miracoli tra i pali.
José Luis Chilavert, paraguaiano. Ottimo portiere, veloce e reattivo, carismatico e trascinatore. E' atato per anni il capitano della sua nazionale. Dotato di piedi delicati tirava rigori e punizioni. Ha segnato 62 gol in carriera
Rogerio Ceni, brasiliano. 115 gol in gare ufficiali. Leader nato e discreto portiere. Ha fatto le fortune del San Paolo
Hugo Gatti, argentino, è sicuramente il capostipite dei portieri "matti". Imprevedibile, eccentrico e acrobata. Amava driblare gli avversari (con ottimi risultati) e tuffarsi. Lo faceva sempre anche quando non era necessario
Negli anni 60 non si andava alla Bomboneira per vedere un attaccante o un fantasista del Boca. Si andava a vedere Antonio Roma, il gatto, il più reattivo ultimo uomo della storia del calcio argentino.
Antonio Taffarel, brasiliano. E' stato il primo portiere carioca a giocare in Italia. Doveva essere una trovata pubblicitaria per far vendere il marchio Parmalat in Sud America. Divenne titolare.
Vicente Arraya, boliviano. Portiere fortissimo, famoso per le sue sgroppate in mezzo al campo e per la sua eleganza. Venne soprannominato "el divino"
Ladislao Mazurkiewicz è stato il più grande portiere uruguaiano, colui che Pelé soprannominò "il muro". Piccolo ma insuperabile, giocò anche in Spagna, al Granada, ma ritornò presto in Uruguay, a Montevideo, città senza la quale non riusciva a vivere o almeno così diceva.
Roque Maspoli, uruguaiano. E' una leggenda in Uruguay, considerato da tutti il vero fenomeno della nazionale che vinse il Campionato del Mondo nel 1950.
Antonio Cabrajal è stato il portiere messicano più forte degli anni 50 e 60. Insostituibile, preciso e molto attento ha difeso la porta del Messico per 5 Mondiali consecutivi. Ha sempre giocato nel Léon in Messico nonostante la corte (durata per tre anni) di Palmeiras e Real Madrid.
Amedeo Carrizzo, argentino. E' considerato il miglior portiere sud americano di sempre. Essenziale, non spettacolare, parava tutto e faceva sembrare facile tutto. Un vero campione. Ormai dimenticato
L'exploit di Guillermo Ochoa nella sfida con il Brasile ha stupito molti. Il portiere messicano è però quanto più di europeo c'è in Sud America. All'Ajaccio dal 2011 è stato scoperto e poi lanciato dall'allenatore dei portieri Josè Antonio Moròn, messicano sì, ma a lungo in Europa per studiare il metodo di allenamento europeo. Spettacolare sì, ma mai eccessivo come altri portieri sudamericani. Ecco chi sono