Recuperati oltre cinquemila reperti archeologici. Sgominato traffico clandestino tra Italia e Svizzera
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5.361 reperti archeologici dal valore di circa 50.000.000 di euro sono stati recuperati e restituiti allo stato italiano, al termine di una complessa indagine e vicenda giudiziaria internazionale, recentemente conclusasi nel territorio svizzero, a Basilea. I beni risalenti a un vastissimo arco temporale, compreso tra il VIII sec. a. C. e il III sec. d. C., provenivano da scavi clandestini effettuati in diverse regioni d'Italia e portati in Svizzera dove venivano venduti a collezionisti di tutto il mondo.
"Si tratta del più grande quantitativo di reperti archeologici mai recuperati in un'unica operazione, grazie al lungo e meticoloso lavoro svolto dai Carabinieri Tpc", commenta il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini.