L'Armenia a Roma. A cent'anni dal genocidio degli armeni, al Vittoriano reperti e storia del popolo dell'Arca
Vangelo di Trebisonda
Turibolo di forma sferica con bassorilievi
Capitello con scena della Crocifissione e S. Giorgio
Arca turaria
Reliquiario a croce con reliquie di S. Giorgio
Capitello con altorilievo della Vergine e del Bambino
Croce su pietra
Croce da altare
Vangelo di Skevra
Vangelo
Per il centenario del genocidio che nel 1915 portò alla deportazione e all’annientamento del popolo armeno nell’Impero Ottomano, anniversario che verrà commemorato il 24 aprile, dal 6 marzo al 3 maggio nel Salone Centrale del Complesso del Vittoriano si terrà la mostra “Armenia. Il Popolo dell’Arca”, un modo per ricordare e vedere una delle più floride culture del mondo antico, ha una storia ricca di fascino che affonda le sue radici nella tradizione biblica del Diluvio Universale. E’ proprio alle pendici dell’Ararat, sulla cui cima si era arenata l’Arca di Noè, che nel VII sec. a.C. si formò il popolo armeno. Ancora oggi il monte Ararat è un richiamo simbolico fondamentale per l’Armenia, che nel 301 d.C. fu il primo paese al mondo ad adottare il Cristianesimo come religione di stato.
L’esposizione si articolerà in sette sezioni ricche di reperti archeologici, codici miniati, opere d’arte, illustrazioni e documenti.