Le nuove spettacolari immagini di Hubble che ci fanno conoscere l'universo

Giovanni Battistuzzi

Nasa e Esa hanno pubblicato le nuove immagini fatte dal telescopio spaziale Hubble, impegnato a scandagliare le zone più fredde della galassia per capire la nascita delle stelle.

 


 

A maggio dello scorso anno Giuliano Ferrara, riflettendo su altre foto inviate dal telescopio aveva intravisto la rappresentazione dii cieli della terza Cantica di Dante.

 

E’ sperimentalmente verificato, grazie a Twitter che mi mette sotto gli occhi le immagini di un telescopio spaziale di ultima generazione, Hubble, che Dante Alighieri riservò per sé, in grazia della Grazia, il privilegio di salire al cielo. E che cielo. E quanti cieli. E quanto speziati dalla luce adamantina. Ci si domanda se Dante sia attuale settecentocinquanta anni dopo la sua nascita, mi domando se sia mai stato attuale settecentocinquanta anni prima. Domande un poco “picciole” per simile poeta, commediografo, profeta e viaggiatore teologico, per la sua stazza e per la sua leggerezza di tratto, aerea, celeste. Il Paradiso di Dante, che ho letto nella versione commentata di Vittorio Sermonti, uno che lo avrebbero dovuto fare senatore a vita già trent’anni fa allorché lo scrisse e dettò alla radio, e ora sarebbe comunque il momento magari con gli arretrati di settecentocinquant’anni, è strutturato così. Prima, negli ultimi sei canti della seconda Cantica, il Purgatorio, c’è il paradiso terrestre, cosa di pura fantasia biblica e allegorica. Poi si vola e volando si incappa nella realtà. Non succede spesso: con Dante è successo una volta per tutte. Lo dicono le cartoline dallo spazio dell’amico Hubble. [continua a leggere]

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